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Undici milioni di abitanti, per la maggioranza berberi arabizzati che parlano arabo e si identificano con la cultura araba; 4.200 dollari di Pil pro-capite; il 97% della popolazione appartenente alla religione musulmana: queste le coordinate essenziali della Tunisia. Qui, il 17 dicembre 2010, un giovane ambulante si diede fuoco per protesta contro il dittatore Ben Ali, costretto a dimettersi pochi giorni dopo. Di qui la a�?Primavera Arabaa�? animata da movimenti popolari che si svilupparono in diversi Paesi musulmani. Quel popolo, soprattutto giovanile, che riuscA� a ottenere una costituzione democratica attraverso a�?la��introduzione rivoluzionaria di nuovi dirittia�?, fu tradito dalla colpevole inerzia della��Occidente, che ora, con il Premio Nobel assegnato al a�?Quartetto Araboa�?, solo in minima parte riscatta le sue colpe di omissione.

Come ha scritto Tahar Ben Jalloun, a�?piA? che mai i musulmani hanno bisogno di tornare ai testi e di separare ciA? che A? religioso da ciA? che A? politico, per restituire alla��Islam il suo senso autentico: sottomissione can doxycycline cause smelly urine allo spirito di pace e tolleranzaa�� Lo sguardo che il mondo arabo posa sulla��occidente, a sua volta diverso e simile, A? uno sguardo di rimprovero, di insoddisfazione, di attrazione ambigua e di rifiutoa�?.

Come noi occidentali siamo ossessionati dal futuro, cosA� i musulmani sono ossessionati dal passato. La religione ebraica esiste da 5.770 anni; quella vedica da 3.500 switzerland accutane, propecia cost per month. anni, quella buddhista e quella confuciana da 2500 anni, quella cristiana da 2000 anni, quella islamica da 1400 anni. Si tratta, dunque, del parto piA? recente della��istinto spirituale degli esseri umani. Tra gli islamici possiamo distinguere musulmani radicali, ortodossi e tradizionalisti; musulmani laicizzati e razionalisti; musulmani scettici, tiepidi, agnostici, miscredenti; musulmani estremisti fino al terrorismo.

Quanti siano, tra i musulmani, gli apocalittici e quanti gli integrati, A? difficile dire. Tutti gli islamisti, occidentali o orientali che siano, si affannano ad assicurare che gli estremisti sono una��esigua minoranza, anche se sono essi a dominare la scena, provocando la stupiditA� o la perfidia occidentale che cade puntualmente nei loro tranelli. In Tunisia questi estremisti seminano la morte, mentre la stragrande maggioranza della popolazione difende la propria eroica predilezione per la pace e la democrazia.

Il premio Nobel al a�?Quartetto tunisinoa�? rappresenta un apprezzamento occidentale per la parte positiva di quella coscienza musulmana che nel popolo tunisino si manifesta attraverso il pudore, la sensibilitA�, la dolcezza e la creativitA�.
Tratto dalla��Agenzia InPiA?