Ca��A? sorteggio e sorteggio
Il sorteggio a�� proposto da Grillo per individuare i senatori e giA� adottato in Italia per la scelta di alcuni magistrati e di alcune commissioni universitarie a�� presuppone che tutti i potenziali sorteggiati posseggano un grado equivalente di cultura e di professionalitA�.
La��esempio tuttora insuperato di questa democrazia diretta A? la��Atene di Pericle dove, perA?, i cittadini a pieno titolo (cioA? gli adulti maschi e liberi) erano 40.000. Le donne, i 20.000 meteci e i 150.000 schiavi erano considerati come altrettanti utensili, dotati di voce ma privi di anima e di cittadinanza.
Gli ateniesi ritenevano che solo i dieci generali e pochi altri funzionari destinati a ruoli particolarmente delicati e specialistici, come ad esempio la gestione del sistema idrico, dovessero essere eletti in base alla competenza. Per tutte le altre diecine di cariche bastava il sorteggio tra i 40.000 cittadini a pieno titolo. Tra la��altro, il sorteggio era preferito affinchA� anche gli dei, padroni del caso, si assumessero le loro responsabilitA�.
Va ricordato, perA?, che tutti questi cittadini che potevano essere sorteggiati avevano frequentato la scuola obbligatoria che durava fino a 20 anni; nei ginnasi, nella��Accademia e nel Liceo insegnavano professori del calibro di Platone e di Aristotele; la formazione riguardava sia la sfera fisica (esercizi ginnici e militari) che quella spirituale; alla��educazione iniziale dei giovani, affidata alle discipline scolastiche, si aggiungeva la formazione permanente degli adulti affidata alle storie raffigurate sui vasi e nei templi, ai racconti mitologici, alle sacre rappresentazioni, alle gare poetiche, ginniche e ippiche, alle stagioni teatrali, alle sculture, alla musica, alla danza, aii simposi. Un ateniese, giunto a quaranta��anni, aveva giA� assistito almeno a trecento rappresentazioni teatrali di drammi e commedie di altissima qualitA�.
Erano questi i cittadini tra i quali si sorteggiavano le cariche pubbliche, tutte della durata di un anno e il metodo del sorteggio era giustificato da Aristotele: a�?Non A? detto che la��autore di una��opera sia giudice capace di apprezzarla piA? di quelli che della��arte non si intendono: per esempio, la casa la��apprezza non solo chi la��ha fatta, ma ancora, e meglio, chi la deve abitarea�� Similmente il pilota porterA� sul timone giudizio piA? giusto di chi lo ha fabbricato, e del convito meglio il convitato che il cuocoa�?.
Opposto il giudizio di Socrate, in netta minoranza: a�?A? assurdo che i governanti della cittA� debbano essere assunti per sorteggio, quando nessuno impiegherebbe un nocchiere o un falegname o un flautista scelto a sorte, anche se gli errori che questi possono compiere sono molto meno dannosi degli sbagli nel campo della politica che riguarda la cosa pubblicaa�?.
Si puA? dunque accogliere tranquillamente la proposta di Grillo: sceglieremo i senatori lithium orotate in canada, amoxiline. per sorteggio quando tutti i cittadini italiani avranno seguito con profitto i loro studi fino a venti anni e avranno assistito a 300 rappresentazioni teatrali del calibro di Antigone e di Edipo Re.
(Tratto dall’Agenzia InPiA?)