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sabato 21 aprile 2018

La vicenda Lula e la nuova lotta di classe

Il 7 aprile scorso la��ex-presidente brasiliano Lula Da Silva si A? costituito alla polizia di Curitiba per scontare una condanna di 12 anni e un mese. La motivazione A? di corruzione e riciclaggio. Paolo Mieli ha scritto sul a�?Corrierea�? che a�?non A? venuta alla luce una prova definitiva e incontrovertibile del fattoa�?. La rivista a�?Internazionalea�? ha parlato piA? esplicitamente di a�?scandalosa mancanza di provea�? e ha aggiunto: a�?Rifiutando di accogliere il ricorso in appello presentato dalla difesa, il giudice SA�rgio Moro non solo ha confermato ancora una volta la natura politica delle accuse, ma ha anche violato apertamente le garanzie costituzionalia�?. cialis soft tab india, viagra tablet ssellers. In Italia la��arresto di Lula A? riuscito, sia pure per una volta, a riunificare la sinistra, che ha protestato con un documento a firma, tra gli altri, di Romano Prodi, Massimo Da��Alema, Piero Fassino, Susanna Camusso, Pier Luigi Bersani, Lia Quartapelle, Vasco Errani e Guglielmo Epifani. In esso si esprime a�?grande preoccupazione e un vero e proprio allarme per il rischio che la competizione elettorale in un grande Paese come il Brasile venga distorta e avvelenata da azioni giudiziarie che potrebbero impedire impropriamente a uno dei protagonisti di prendervi parte liberamentea�?. E ciA? non essendo a�?emerse a suo carico prove tali da dimostrare che egli si sia appropriato di risorse pubbliche o abbia ricattato imprese per ottenere benefici personalia�?.

Carol Pires, sul a�?New York Timesa�? ha fatto notare che, alla vigilia della decisione del tribunale supremo federale, il generale Eduardo Villas BA?as, capo delle forze armate brasiliane, ha intimidito il tribunale emanando un twitter in cui ha detto che i militari condividono a�?insieme a tutti i cittadini perbene, il ripudio della��impunitA� e il rispetto della costituzione, la pace sociale e la democraziaa�?. Bolsonaro, candidato della��estrema destra, A? stato il primo a sostenere pubblicamente il messaggio di Villas BA?as. A sua volta il generale Luiz Gonzaga Schroeder ha dichiarato che se Lula fosse rieletto presidente, a�?le forze armate avrebbero il dovere di restaurare la��ordinea�?.A�In realtA�, secondo un recente sondaggio di Datafolha, se oggi si tenessero le elezioni presidenziali, Lula sarebbe di gran lunga il primo eletto con il 34-37% delle dichiarazioni di voto mentre il secondo votato, il candidato di estrema destra, avrebbe appena il 14%.

La popolaritA� di Lula ha radici concrete. Alla��inizio della sua presidenza, nel 2003, il Pil brasiliano era di 1.090 miliardi di Reais; alla fine della sua presidenza, nel 2011, era triplicato raggiungendo i 3.185 miliardi. Contemporaneamente il Pil pro-capite era salito da 3.400 dollari a 8.230 dollari e ben 40 milioni di brasiliani erano passati alla classe sociale superiore.A�La��operazione Lava Jato, che ricalca le intenzioni e i metodi di Mani pulite ha finora decimato sia la destra che la sinistra. Le accuse di corruzione, riciclaggio e finanziamento illecito coinvolgono 97 politici, tra cui 8 ministri attualmente in carica,A�24 senatori, 37 deputati, 12 governatori e 4 ex presidenti della Repubblica. Dopo la��impeachment della��ex-presidenteA�Dilma Rousseff, succeduta a Lula, resta coinvolto l’intero vertice governativo attuale, compreso il nuovo Presidente della Repubblica Temer, e l’intero arco dei partiti dal PMDB al PSDB e al PT. In fin dei conti a chi giova la��arresto di Lula e, quindi, la sua esclusione definitiva dalla corsa presidenziale? Sicuramente ora in Brasile la destra e i militari possono affermare con lo stesso orgoglio ciA? che Warren Buffet, uno degli uomini piA? ricchi del mondo, dichiarA? al New York Times il 26 novembre 2006: a�?Certo che ca��A? guerra di classe, ma A? la mia classe, la classe ricca che la sta conducendo, e noi stiamo vincendoa�?.