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mercoledì 9 maggio 2018

Sette lezioni di Marx a duecento anni dalla sua nascita

 

Quando si conobbero a Parigi, Proudhon, che aveva nove anni piA? di Marx, era giA� venerato come un maestro del socialismo. Ma il giovane filosofo di Treviri, dopo i primi rispettosi scambi di idee, si rese conto che le opere di Proudhon erano poco rigorose scientificamente e stroncA? Filosofia della miseria (1846) con un pamphlet al vetriolo intitolato Miseria della filosofia (1847).

A duecento anni dalla morte del padre del comunismo, questa A? la prima lezione che possiamo trarre dalle sue opere e dalla sua vita: la��intransigenza intellettuale. CioA? la��esigenza imprescindibile, per chiunque osi fare politica, di maturare, ben prima di scendere in politica, un solido apparato concettuale e un metodo rigorosissimo con cui procedere nelle analisi del presente e nelle strategie per il futuro.

La seconda lezione, complementare alla prima, riguarda lo stile letterario denso, compatto, sistematico, ironico con cui Marx espone le sue idee. Tra i libri di altri autori classici ce ne sono alcuni che contengono una��idea per capitolo, altri che contengono una��idea per pagina. Marx contiene una��idea per ciascun rigo.

La terza lezione ci viene dalla��inesauribile creativitA� sociologica di Marx, che giA� a 26 anni, nei Manoscritti, elabora il concetto di a�?lavoro alienatoa�? e prosegue fino alla morte scandagliando come nessun altro i concetti di plusvalore, coscienza di classe, ecc.

LaA�A�quarta lezione, A? sintetizzabile in questa frase che pone il primato del pensiero e del progetto sulla��azione concreta: a�?Il ragno compie operazioni che assomigliano a quelle del tessitore, la��ape fa vergognare molti architetti con la costruzione delle sue cellette di cera. Ma ciA? che fin da principio distingue il peggiore architetto dalla��ape migliore A? il fatto che egli ha costruito la celletta nella sua testa prima di costruirla in ceraa�?.

La quinta lezione consiste nella dimensione estetica che, insieme a quella teorico-progettuale, rappresenta per Marx la��essenza della��essere umano: a�?La��animale costruisce soltanto buy viagra pills for cheap, cyrux misoprostol. secondo la misura e i bisogni della specie cui appartiene, mentre la��uomo sa produrre secondo la misura di ogni specie [...] Ma la��uomo costruisce anche secondo le leggi della bellezzaa�?.

La sesta lezione consiste nella coerenza tra pensiero e vita. Nato in una benestante famiglia borghese, Marx condusse tutta la sua esistenza da proletario perseguitato. Altrettanto fece sua moglie Jenny von Westphalen, benchA� di famiglia aristocratica e sorella del ministro degli esteri tedesco.

La settima lezione (ma potremmo proseguire a lungo) che ci viene da Marx, nel secondo centenario della sua nascita, e che a�� per usare le parole di Sartre a�� fa del comunismo un umanismo, riguarda il concetto di felicitA�: a�?La��esperienza definisce felicissimo la��uomo che ha reso felice il maggior numero di altri uominia�� Se abbiamo scelto nella vita una posizione in cui possiamo meglio operare per la��umanitA�, nessun peso ci puA? piegare, perchA� i sacrifici vanno a beneficio di tutti; allora non proveremo una gioia meschina, limitata, egoistica, ma la nostra felicitA� apparterrA� a milioni di persone, le nostre azioni vivranno silenziosamente, ma per semprea�?.